Cristalli di ghiaccio

Cristalli di ghiaccio
Aghi di ghiaccio

Con la transizione di fase dallo stato liquido a quello solido, l'acqua tende a configurarsi in cristalli di ghiaccio, vale a dire in formazioni la cui struttura spaziale mostra una disposizione ordinata, rigida e regolare, osservabile a varie scale dimensionali.

A livello molecolare, l'acqua in fase solida (ghiaccio) può assumere una vasta gamma di forme, sia stabili sia metastabili, cristalline o amorfe, con una varietà e ampiezza che non si riscontra in nessun altro materiale[1]. Si conoscono circa una ventina di forme assunte dall'acqua nel processo di cristallizzazione, delle quali solo due si osservano nelle condizioni ambientali della biosfera (una delle quali, quella a simmetria esagonale, risulta la forma dominante e quasi esclusiva, se si eccettuano occasionali eccezioni in alta atmosfera), mentre tutte le altre sono ottenute in particolari condizioni create in laboratorio.

Si è anche ipotizzata l'esistenza di ulteriori forme cristalline che, sebbene non osservate in natura né prodotte in laboratorio, sono ritenute possibili (o, almeno, non impossibili) sulla base dei risultati di simulazioni al computer tramite modelli matematici molecolari[2]. L'utilità pratica di tali forme di ghiaccio dipende, ovviamente, dal confronto con i dati sperimentali e dalla loro effettiva ottenibilità in laboratorio[2].

Tra gli stati cristallini ipotetici e immaginati, ve n'è anche uno che ha sola consistenza letteraria, il Ghiaccio-nove (da non confondere con lo stato fisico, realmente esistente, del ghiaccio IX), un espediente narrativo creato da Kurt Vonnegut, la cui eventuale fattibilità in laboratorio, esclusa dagli studiosi, potrebbe metterebbe in mano a un ipotetico scienziato pazzo il potere di distruggere tutta l'antroposfera, ghiacciandola per intero[3].

Su scale macroscopica, numerose sono le forme osservabili negli ecosistemi terrestri, spesso connotate da affascinanti simmetrie (com'è il caso, ad esempio, delle geometrie frattali dei fiocchi di neve): tra queste forme macroscopiche vi sono le colonne esagonali, le placche esagonali, le dendriti cristalline, gli aghi, e la polvere di diamante.

L'interazione dei cristalli di ghiaccio con la radiazione elettromagnetica nell'atmosfera è all'origine di particolari fenomeni ottici conosciuti e indagati fin dall'antichità.

  1. ^ (EN) Martin Chaplin, Explanation of the Phase Anomalies of Water (P1-P13). P4, in Water Structure and Science, 19 dicembre 2016. URL consultato il 17 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2017).
  2. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Computer Ice
  3. ^ (EN) Martin Chaplin, Vonnegut's ice-nine, in Water Structure and Science, 19 dicembre 2016. URL consultato il 17 marzo 2017.

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